Plastica e ambiente

Nasce nel 1860 l’esigenza di inventare un nuovo materiale che sostituisca l’avorio usato per le palline da biliardo, da li è nata la corsa alla ricerca che ha visto fare la comparsa della celluloide, seguita dalla bachelite, solo negli anni ’30 viene scoperto il plexiglass, poi il PVC, il poliuretano, il polietilene, il nylon e infine il moplen. Questi materiali hanno in comune il fatto di essere sintetici, ma dal plexiglass in poi si può davvero parlare di plastica.

La plastica infatti è prodotta con petrolio e metano, queste le sue caratteristiche principali:

  • Non è biodegradabile, quindi non si dissolve nell’acqua.
  • A temperatura ambiente è solida
  • È leggera, quindi facilmente trasportabile.
  • È un isolante elettrico, termico e acustico, perciò utilizzata in quasi tutti i settori.
  • Dura nel tempo resistendo agli agenti atmosferici

Al giorno d’oggi la stragrande maggioranza di quel che ci circonda è di plastica e ne siamo così “ asuefatti “ che ormai non ce ne accorgiamo nemmeno più.

La plastica invade la nostra vita, dal pc che stiamo usando, alla sedia che abbiamo in giardino, la bacinella del bucato e lo spazzolino da denti che abbiamo appena usato…. Insomma, plastica ovunque!

bicchieri policarbonato personalizzati

E se un tempo si aveva grande cura di ogni oggetto posseduto, adesso, grazie alla plastica, possiamo sostituire in un baleno lo stesso oggetto usurato, finendo con il creare una quantità impressionante di rifiuti, soprattutto rifiuti di plastica.

Una bella comodità, se si pensa a posate, piatti e bicchieri di plastica usa e getta!!

Le posate vengono create iniettando la plastica negli stampi; piatti, ciotole e bicchieri invece vengono creati seguendo un procedimento chiamato termoformatura.

La domanda vera però è: la plastica inquina?

Bhè, la plastica inquina come altri materiali, il bello della plastica è che si tratta di un materiale estremamente riciclabile, essendo leggera, tra l’altro, anche l’inquinamento da trasporto non è eccessivo. In realtà siamo noi uomini a inquinare e rovinare questo nostro pianeta, abbandonando ovunque bottigliette, sacchetti, bicchieri e oggetti vari in plastica. Se si pensa che la plastica non è biodegradabile e ha un’alta resistenza agli agenti atmosferici, è facile intuire che una semplice busta di plastica resterà nell’ambiente per decenni. Tutto questo porta ad un inquinamento del terreno e, se giunge in mare, rappresenta un gravissimo pericolo per le creature marine che rischiano di ingoiarlo.

Studi scientifici dimostrano che un bicchiere di plastica si degrada naturalmente nel terreno in cento – mille anni, nel mare invece ci impiega più di due mila anni per degradarsi!!

Tutto questo dovrebbe farci riflettere, evitare quanto più possibile d’inquinare deve essere un nostro obbligo, perché questo pianeta ci permette di vivere, ma inquinandolo mettiamo in serio pericolo il futuro della terra.

Come risolvere il problema?

Innanzitutto facendo con attenzione la raccolta differenziata, poi evitando nel modo più assoluto di lasciare rifiuti a terra, che si tratti di una gomma da masticare sul marciapiedi o di piatti e bicchieri di plastica in un prato o in riva al mare dopo un allegro pic- nic.

L’web inoltre è pieno di spunti creativi che insegnano a riciclare bottiglie di plastica, trasformandole in altri oggetti utili nella vita quotidiana.

Ma l’idea migliore è sicuramente il RIUTILIZZO. A questo ha pensato EKOMON, che da 10 anni produce bicchieri in polipropilene e in policarbonato, in ben 10 formati per venire incontro alle esigenze più diverse.

Per questo i bicchieri EKOMON sono la scelta giusta per chi organizza feste ed eventi e prevede un consumo smoderato di bicchieri in plastica. Non solo riduce gli sprechi, l’inquinamento e abbatte i costi, dall’acquisto allo smaltimento, ma avrà anche la grande opportunità di personalizzare ogni singolo bicchiere lasciando un ricordo dell’evento in tutti i partecipanti che potranno riutilizzare a lungo il bicchiere ekomon!!

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